“Non possiamo legittimare l’arroganza di chi pensa che essere primi alle elezioni significhi avere diritto a diventare tutto. Il mandato del Pd è rafforzare la democrazia italiana. E non possiamo neanche immaginare ad un governo politico guidato da Di Maio o Salvini sostenuto dal Pd”.
E’ il duro attacco di Antonio Rubino dei PartigianiDem, che entra a gamba tesa nel dibattito delle alleanze trasversali per la formazione del nuovo governo, attualmente in una fase di stallo. L’esponente dei partigiani del Pd ha preso questa posizione, nel corso del tour che sta svolgendo sul territorio dei circoli del partito democratico.
“Dobbiamo riflettere sul voto, che non fa dei cinquestelle parte della famiglia della sinistra – aggiunge Rubino – ma che ci pone il problema di recuperare ampie fasce sociali e in particolare il ceto medio impoverito del mezzogiorno. Nel fare questo dovremo riflettere sui nostri limiti, perché anche noi abbiamo spesso pensato e operato così, anche se con più rispetto dei nostri interlocutori e delle istituzioni”.
E conclude ribadendo la necessità di porre una seria riflessione “ma senza abiure, perché la sconfitta non sta solo nelle liste, ma anche nell’impressione che abbiamo dato di governare senza alcuna visione, soprattutto dopo la sconfitta referendaria”.