La cultura siciliana, fatta di tradizioni, folklore, musica e colori, sbarca a Malta. Con la loro “Lapa”, arrivata via mare al porto di Gozo, i ragazzi del teatro Ditirammu con Elisa Parrinello, con canti e balli di tradizione popolare hanno incantato e conquistato i maltesi. Le ragazze dalle ampie gonne colorate e i lunghi capelli sciolti e i ragazzi con gilet e coppola sul capo, dentro un teatro montato in piazza, con tanto di siparietto, hanno intonato le musiche siciliane e coinvolto gli spettatori. Il progetto nasce nell’ambito del gemellaggio tra Palermo capitale italiana della cultura e Malta capitale europea della cultura 2018.
Italiani, maltesi e turisti provenienti da ogni parte del mondo si sono uniti così in un grande abbraccio danzando e divertendosi insieme. Allo spettacolo ha partecipato anche la cantautrice, scrittrice e poetessa Sara Favarò. Momenti carichi di emozioni che hanno avvicinato le culture di tutto il mondo.
“Il sogno di papà era quello di portare in giro per il mondo i nostri ragazzi, la nostra musica e le nostre tradizioni – ha spiegato Elisa Parrinello ricordando il padre scomparso -. E’ un sogno vedere la Lapa qui a Malta e poter continuare il sogno di nonno Vito”.
A Malta sono arrivati anche Salvo D’Agati e Gianni Correro rispettivamente presidente e vicepresidente del Club “Amici Italia-Malta“, il presidente di Federteatri Francesco Giacalone, il presidente regionale della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale), Antonella Messina, alcune associazioni che operano nel territorio palermitano come “Tutti insieme”, presieduta da Rossella Valenza e alcuni rappresentanti delle istituzioni del Comune di Palermo.
La delegazione palermitana è stata ricevuta anche dal segretario parlamentare per la protezione dei consumatori de La Valletta, Deo Debattista che farà visita alla città di Palermo il mese prossimo.
La “prima” dello spettacolo si è tenuta nell’isola di Gozo. Maltesi e siciliani, orgogliosi della loro storia e della loro cultura, hanno in comune le profonde tracce lasciate sulle isole dalla dominazione arabo-normanna. Prova ne è la lingua maltese dove si ritrovano parole di origine inglese, italiana e francese, oltre che arabe. Ogni singolo particolare racconta una storia, come i villaggi Balzan e Lia e Mdina, l’antica capitale di Malta, conosciuta anche come la “Città Vecchia” o la “Città Silenziosa”.
Quello della valorizzazione del proprio patrimonio artistico è l’obiettivo che ha spinto Malta, Stato indipendente dal 1974, oggi repubblica parlamentare, a stringere il gemellaggio con Palermo. E anche il capoluogo siciliano sta portando avanti scambi culturali con l’isola di Malta, per cercare di promuovere il turismo, sviluppare l’economia e le tradizioni della città.