Fabrizio Ferrandelli era stato “mascariato” (sporcato in dialetto siciliano). Il collaboratore di giustizia, Giuseppe Tantillo, lo aveva accusato di aver dato soldi per ottenere voti. Oggi il gip ha deciso di archiviare l’inchiesta. La stessa Procura non aveva trovato riscontri alle dichiarazioni del pentito. Ferrandelli lo scorso anno aveva sfidato Leoluca Orlando, alla corsa a sindaco di Palermo.
“Siamo sempre stati certi della sua estraneità ai fatti – hanno detto gli avvocati di Ferrandelli, Nino e Sal Mormino – e questa archiviazione restituisce un po’ di verità a questa vicenda. Abbiamo avuto massima fiducia nella magistratura e abbiamo avuto anche la fortuna di avere come interlocutori magistrati sereni che hanno valutato l’insussistenza dell’ipotesi di reato”.
Adesso Ferrandelli, di fatto, è stato “riabilitato”. Un elemento, questo, che ha una valenza politica rilevante anche se il 2022 è lontano, ma tutto potrebbe accadere. E chissà se sarà tentato, ancora una volta, a candidarsi allo “scranno” più alto di Palazzo delle Aquile.
AGGIORNAMENTO. Ferrandelli interviene con un video su FACEBOOK
“Oggi mettiamo la parole fine a questa brutta vicenda e apriamo finalmente un nuovo capitolo. Questa archiviazione rappresenta per me il più vero e il più forte certificato antimafia”. E’ quanto afferma Ferrandelli in un video postato sul suo profilo facebook.
“Ho sempre avuto fiducia nella magistratura e ancora di più nel mio operato che è sempre stato trasparente e orientato al bene comune. Resta l’amarezza di aver dovuto subire un’accusa infondata e di aver condotto una competizione elettorale inficiata da questa vicenda. Oggi, come ieri, continuo a occuparmi delle questioni che riguardano la mia città, con la sicurezza che adesso nessuno può mettere in dubbio il mio operato”.