“Un bando costruito ad hoc dove non sono contemplate le piazze, malgrado Palermo sia piena di piazze che di fatto sono palcoscenici. Io non so chi ha ideato sta minchiata…sì una minchiata”. Parole durissime quelle di Daniela Pupella, figlia d’arte di teatranti palermitani, che attacca l’amministrazione comunale per aver pubblicato un bando, con il quale si “affiderebbero le attività teatrali e laboratoriali presso teatri o siti all’interno o in prossimità del percorso arabo-normanno”.
“Io non so – continua la Pupella – chi ha avuto sta pensata, ma il teatro in estate si fa in piazza e di piazze, specialmente nel centro storico, ne abbiamo di bellissime. Non si può creare un bando circoscritto, lo si deve estendere a tutte le maestranze locali, senza alcuna discriminazione”.
L’avviso, pubblicato sul sito del Comune di Palermo (cliccate qui per leggerlo), in effetti si presta a qualche dubbio, soprattutto quando parla di “proposte progettuali da realizzare presso teatri nella loro disponibilità sul percorso arabo-normanno”. Come voler dire che gli altri luoghi non sono adatti per rappresentare la Palermo dell’arte, della cultura e del teatro? Forse quest’ultimo può essere suddiviso in due categorie “agonistiche”, serie A e serie B?
Le domande sono spontanee e le indirizziamo al Comune, sperando in una correzione solerte del bando. Intanto non possiamo che “denunciare” lo sfogo su FB di Daniela Pupella che chiosa il post al grido: “Vergogna, vergogna, vergogna”.