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“Contro dispersione e devianza, nelle scuole si fa un lavoro pregevole e con tante forze in campo. Manca però il raccordo tra gli enti e gli investimenti in infrastrutture e risorse umane. Nelle scuole, contro la dispersione e la devianza minorile, c’è un impegno lodevole. Tutti gli operatori del settore sono attivi e attenti, ognuno fa molto bene il suo lavoro, ma tutto questo non è sostenuto adeguatamente dalle istituzioni pubbliche”.

E’ quanto afferma la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci, che oggi ha visitato, insieme alla commissione Antimafia all’Ars, cui appartiene, l’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo. Si tratta di una ricognizione che la Commissione sta svolgendo nelle scuole siciliane più a rischio, per valutare il fenomeno della dispersione scolastica e della devianza minorile.

“Nel quartiere in cui ci siamo trovati oggi – riferisce Schillaci – solo il 20 per cento delle famiglie risultano coinvolte in attività illecite e questo indica che c’è un reale cambiamento, dovuto all’intenso lavoro di dirigenti, insegnanti, operatori scolastici, forze dell’ordine e associazioni. Più in generale, però, abbiamo trovato delle situazioni intollerabili. Qualche esempio: c’è un solo assistente sociale al servizio di 17 plessi che rientrano in un comprensorio di quartieri della parte Sud di Palermo. Ci sono scuole fatiscenti, con classi collocate al nono piano di un condominio, senza palestre o con palestre inagibili. I dirigenti ci riferiscono che Comune e Città metropolitana spesso non rispondono neanche alle richieste di manutenzioni. In un’altra visita, allo Zen, abbiamo appreso di famiglie che non si rendono conto dei disagi psichici lievi dei propri figli, che non vengono trattati in tempo e si trasformano così in disabilità importanti. Al di là delle scuole, poi, nei territori a rischio mancano gli impianti sportivi, dove tutti sappiamo che lo sport è un potente strumento di inclusione”.

“Quel che occorre realmente – conclude la Schillaci – è una sinergia, una cabina di regia a vari livelli. A cominciare dalla Regione, passando per la programmazione degli interventi nelle città e nei quartieri, tutto in armonia con le esigenze specifiche dei singoli istituti. Dopo ogni visita, ci rendiamo conto dell’urgenza di assicurare coordinamento, integrazione e soprattutto investimenti in infrastrutture e in risorse umane. Su questi punti terremo molto alta l’attenzione”.