Lega nella bufera con lo scontro tra il deputato regionale Tony Rizzotto e il parlamentare nazionale Alessandro Pagano, coordinatore (o ex?) del partito in Sicilia occidentale. Almeno per un paio d’ore. Ma, dopo alcune telefonate concitate, tutto rientrato, a posto, non è successo niente.
Lo stesso militante della Lega, Vanni Di Natale, che aveva postato il post originale avvisa, con un altro messaggio su Facebook, che il senatore Candiani lo ha chiamato chiedendogli di non fare polemiche e lo stesso Rizzotto ha smentito tutto dicendo di non essere stato lui a mettere in rete le frasi incriminate. Resta un solo dubbio. Se non è stato lui, chi è stato? Una manina anomina che ce l’aveva con Pagano? Ah saperlo…
La verità è che si sa, al di là delle dichiarazioni uffciali, c’è fibrillazione nella Lega siciliana. La polemica era scoppiata platealmente per un post di Rizzotto che, forse inconsapevolmente, aveva pubblicato su Facebook contro il deputato di San Cataldo.
Riassunto della puntate precedenti. Tutto parte da questo post: “Quel povero Pagano te lo sei giocato alla grande!!! Peggio di così ad un parlamentare di lungo corso come lui non poteva finire!!! Schifiatu e cauciatu di tutti i latati…”, aveva scritto Rizzotto (ma forse no…?) in una “Facebook stories” aprendo ufficialmente la fronda nei confronti di Pagano e di chi aveva retto le sorti del movimento in Sicilia fino in questo momento.
Per la verità c’erano già stati dei precedenti. E cioè le dichiarazioni pubbliche di Rizzotto che aveva accusato Pagano di aver proclamato autonomamente i vertici regionali e quelli di Palermo, e la nomina del senatore Stefano Candiani come commissario regionale della Lega in Sicilia, peraltro nella sua ultima visita a Palermo sembrato molto vicino proprio allo stesso Rizzotto.
Stamattina i militanti della Lega della “prima ora” si erano mobilitati contro Rizzotto e era scattato un coro di solidarietà per Pagano: “Frasi del tipo “povero”, “schifiato” e “cacciato”, non sono conosciute da noi MILITANTI DELLA #LEGA UNITI DA NORD A SUD – scrive su Fb Vanni Di Natale che ha “girato” il post anche ai vertici della Lega -. Da militante dal 2013 sono DELUSO E AMAREGGIATO per questo comportamento. Se la Lega è FAMIGLIA, GRUPPO e UNIONE mi auguro che il Senatore Stefano CANDIANI dalle parole passi ai fatti, il rispetto e l’educazione in un partito viene prima della politica, questo ci hanno insegnato i vertici della Lega da anni. #Salvini è stato chiaro, chi parla male della lega è FUORI”.
Ma adesso queste frasi sono già al passato. Lo stesso autore del post le ha ritrattate previa benevola sollecitazione di Candiani: “Cari amici, ho appena ricevuto la chiamata dal Senatore Stefano Candiani, rassicurandomi di aver immediatamente contattato il deputato regionale Tony Rizzotto, il quale asserisce di non essere stato lui a scrivere quel “post” su facebook contro il deputato nazionale Alessandro Pagano. Inoltre, vi informo che tra i due deputati c’è stata una telefonata chiarificatrice. Avendo chiarito, invito tutti i militanti a non polemizzare sui social perché la Lega è sempre presente!! Un grande abbraccio. Viva la #Lega”.
Quindi, tutto è bene quel che finisce bene anche se, mentre la Lega in Italia continua a crescere come consensi, in Sicilia il partito è diviso e alla prese con una resa dei conti sotterranea, senza esclusione di colpi, dall’esito incerto.