E’ come in un risiko, come in una partita a scacchi dove ogni mossa è studiata. L’errore può risultare fatale e far perdere al giocatore il “piatto”. Dunque, non sono ammessi sbagli. E’ come in una immaginaria linea “Maginot”, quella fatta costruire nel 1928 dal ministro francese Maginot a protezione dei confini della Francia, dove tutto può accadere. Nella seconda guerra mondiale i tedeschi riuscirono ad eluderla.
La ztl, nei fatti, diventa spartiacque e linea di “guerra”, in una battaglia che oggi sembrerebbe a favore del sindaco: quella con cui il Cga ha riaperto, momentaneamente la partita chiusa, invece, dal Tar, sebbene lo stesso Consiglio di giustizia amministrativa ha consigliato all’Amministrazione comunale di attendere la pronuncia del tribunale amministrativo regionale, prevista per novembre, prima di porre in essere qualsiasi atto in materia.
Sembra un “all-in” quello del primo cittadino, dietro il quale c’è, senza se e senza ma, il tentativo di riprendersi Palazzo delle Aquile (il suo è il secondo, quindi ultimo mandato), in una città dove oggettivamente la partita politica, ad oggi, senza alcun avversario di rilievo, sembra proprio essere a portata di mano. E se si considera anche che nel vuoto di proposte alternative, l’ex Sindaco della Rete avrebbe il sostegno di fronde trasversali pronte, come sempre (c’è stato già qualche incontro), a dargli soccorso al ballottaggio.
Ma al di là delle manovre politiche e degli accordi che si delineeranno nei prossimi mesi, la data della #deadline rimane quella del 6 novembre. Perché se come annunciato dal Sindaco la ztl dovesse essere attuata prima di quella data, l’eventuale bocciatura del provvedimento dal parte del Tar, aprirebbe scenari imprevedibili e sarebbe per Orlando un duro colpo a soli sei mesi dalla sindacatura.
Intanto, eppur vero e neanche troppo celato, che un mancato introito della ztl metterebbe a rischio la tenuta finanziaria dell’Amat e dello stesso tram, per il quale Orlando si gioca la rielezione a Palazzo delle Aquile. E non meno rilevante la confusione che regnerebbe nei cittadini che, avendo rifatto il pass, dovrebbero richiedere per la seconda volta il rimborso. Quindi per adesso le carte sono tutte sul tavolo e l’all-in di cui sopra rimane “sospeso”. La “telenovela” continua.