Da quando ho iniziato l’avventura di Bloggandosicilia, creatura che mi ha permesso di rimanere “ancora in vita”, cerebralmente parlando, (è innegabile la lenta agonia della nostra professione!), mi sono più volte chiesto quanto potente sia il web. Di quanto lo strumento possa essere carezza o pugno, a seconda come lo si utilizzi, anche nei suoi aspetti più effimeri o nei meandri più complessi di quel reticolo di fili immaginari, che la globalizzazione partorisce giornalmente.
Io che, invece, mi definisco antidiluviano da macchina da scrivere “lettera 22” e, oggi, convertito definitivamente o quasi alla rete! Diciamo un alieno.
Certo, la nostalgia della carta stampata potrebbe essere come il primo amore, quello che non si scorda mai, ma leggendo dell’iniziativa, che il collega Francesco Deliziosi ha voluto mettere in campo, realizzando un blog nel ricordo di Padre Pino Puglisi, l’Amarcord cartaceo non può che prendere il posto ad un grazie sincero.
Sì, un grazie a Francesco che, con amore, ha cucito sul web un abito prezioso, ricco di messaggi, di testimonianze, di storie, di immagini: quelle di un parroco di Brancaccio, anzi del parroco di Brancaccio che amava gli ultimi e che per gli ultimi è stato sacrificato. Un blog che trovate all’indirizzo www.beatopadrepuglisi.it, luogo da esplorare, fatto di memoria e di testimonianze, soprattutto per chi padre Puglisi non lo ha mai conosciuto.