Cosa sta succedendo nella Lega in Sicilia? La nomina di Stefano Candiani, come commissario del partito, ha scombussolato tutti gli equilibri interni al movimento di Salvini.

I “nemici” di un tempo sono diventati alleati per far fronte comune contro “l’ingerenza” di Tony Rizzotto, unico eletto nel partito alle regionali e rappresentante leghista a Palazzo dei Normanni. E così Alessandro Pagano, rieletto recentemente alla Camera, e Angelo Attaguile, ex senatore trombato alle recenti consultazioni, hanno stretto una sorta di tregua contro “l’invasore” palermitano Rizzotto, dipendente comunale, avvicinatosi molto (moltissimo per essere precisi) al “normalizzatore” Candiani.

Se prima la Lega in Sicilia era “cosa” di Pagano in Sicilia occidentale e di Attaguile nella parte orientale, ora è tutto in discussione. Prova ne sia che Candiani è stato accompagnato proprio dal deputato regionale nell’incontro con il presidente della Regione, Nello Musumeci. Tema del faccia a faccia: il probabile ingresso di un leghista, cioè proprio di Rizzotto che aspira al ruolo di assessore. “Ho apprezzato la considerazione del presidente Musumeci per la Lega e per la politica concreta e coerente di Matteo Salvini, che anche per la Sicilia rappresenta una svolta positiva”, ha detto Candiani. Dunque la strada per un ipotesi di accordo è stata aperta.

Pagano e Attaguile ci avevano tentato subito dopo le regionali ma Musumeci aveva risposto picche: da qui il dietrofront “in attesa di sviluppi” del duo di reggenti. Adesso che lo scenario nazionale è cambiato, anche il buon Nello si è ammorbidito e si parla anche con i Salvinini. Con Candiani appunto, ma anche con Tony Rizzotto. Pagano e Attaguile, un tempo plenipotenziari del rapporto con il leader, sembrano in secondo piano. Avranno pesato gli strascichi giudiziari della vicenda in cui è coinvoltl l’ex candidato Salvino Caputo e il fratello? Per questo motivo Salvini ha mandato un suo uomo? Per fare chiarezza e rimettere tutti in riga? Solo questo? Anche Rizzotto è stato sfiorato da un’inchiesta per appropriazione indebita ma, al momento, il “vincitore” dello scontro interno alla Lega sembra proprio lui. Tanto da rimbrottare pubblicamente Pagano: “Nei giorni scorsi l’onorevole Alessandro Pagano, deputato nazionale della Lega per Salvini premier, nell’ambito di una riunione organizzata per ringraziare gli elettori, ha proceduto alla proclamazione di sé stesso quale segretario regionale del partito, nominando nel contempo il segretario provinciale e i quadri dirigenti in provincia di Palermo. Non risulta che qualcuno abbia mai proceduto ad assegnare, a chicchessia, incarichi di coordinamento territoriali, nel partito di Matteo Salvini nella sua nuova organizzazione”, le parole di Rizzotto che sconfessano la linea politica fin qui seguita. Quali saranno le prossime mosse?

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