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di Gaetano Càfici. In una terra come la nostra, che da sempre “brucia” e non solo metaforicamente parlando, il festival “Teatro del Fuoco”, giunto alla VII edizione, rafforza la propria valenza di progetto artistico multiculturale, che nasce per valorizzare il territorio delle isole siciliane, attraverso l’arte del fuoco, della danza, del canto fino al mimo e al cabaret.
Quest’anno alle Eolie si affiancano per la prima volta le Egadi, con la presenza di Favignana. E a Palermo la nuova sede dello spettacolo è la Galleria d’Arte Moderna.

L’espressione del corpo in movimento, nel recupero di una gestualità primordiale, la sublimazione delle forme e delle suggestioni, sono strumenti propri del “Teatro del Fuoco”, che della luce e del calore delle fiamme fa un’arte espressiva vitale e purificatrice. Esprimersi attraverso il corpo è dare voce all’anima. Fuoco è vita, energia, conservazione, forza creatrice e procreazione.

Con questa idea Amelia Bucalo Triglia, giornalista ed esperta in comunicazione, ha dato vita a questa kermesse spettacolare, che si svolgerà dal 26 luglio al 6 agosto tra Vulcano, Palermo e Favignana, attingendo a piene mani dalla natura e dai suoi elementi per creare un indimenticabile viaggio evocativo fra suggestioni e rappresentazioni di altissimo livello, portate in scena da artisti che provengono da Germania, Polonia, Argentina, Israele, Spagna, Italia, Repubblica Slovacca.

L’importanza di questa iniziativa carica di cultura siciliana e internazionale, ha suscitato l’interesse del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel 2009 ha conferito proprio al “Teatro del Fuoco” una medaglia per il suo valore strategico di marketing territoriale.

Un appuntamento quindi da non perdere. Per informazioni più dettagliate potete visitare il sito del “Teatro del Fuoco” all’indirizzo: www.teatrodelfuoco.com. 

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