“WAAG We Are All Greeks! – Είμαστε όλοι Έλληνες!” è il progetto artistico che vedrà coinvolte la Sicilia e la Grecia, e che sarà inaugurato il 14 maggio al Museo della Cultura Bizantina di Salonicco, per proseguire in autunno a Palermo, al Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea, Belmonte Riso. Due terre unite dalla cultura e dalla storia, oltre che da un comune destino mediterraneo. La mostra, dedicata al bicentenario della lotta greca per l’indipendenza, è stata curata da Francesco Piazza e ideata da Vassilis Karampatsas.

Il titolo, ispirato ai versi del poema Hellas di Percy Bysshe Shelley, vuole ricordare gli eventi che nel 1821 scossero le coscienze di tutta l’Europa unendole, in una spinta ideale, a sostegno del popolo greco nella conquista dell’indipendenza dagli ottomani. “We are all Greeks!” è un progetto che riconosce la pregnanza dell’influsso greco nella cultura occidentale e, in particolare di quella dell’Italia meridionale e della Sicilia.

La mostra, organizzata dalla “Comunità Ellenica Siciliana – Trinacria” di Palermo con la collaborazione del Museo della Cultura Bizantina di Salonicco e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Riso, ha ricevuto il sostegno della Commissione “Greece 2021”, dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene e della Regione Siciliana, attraverso l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

“La mostra” – spieganoFrancesco Piazza e Vassilis Karampatsas – il cui titolo è ispirato ai versi del poema Hellas di Percy Bysshe Shelley, “Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno la loro radice in Grecia”, vuole esaltare e ricordare la spinta ideale che scosse le coscienze di chi credeva nell’indipendenza greca e ha lottato per essa sacrificando anche la propria vita, portando al processo di liberazione del popolo greco e gettando le basi per la costruzione del concetto di Europa come Nazione”.

La spinta internazionale in favore dei Greci – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – conobbe momenti di grande partecipazione nel nome di un’Europa quale Nazione, accomunata da vincoli di solidarietà profondi e da una comune storia plurimillenaria. La Sicilia e la Grecia – evidenzia ancora l’assessore Samonà – sono da sempre legate da un’antica relazione di comunanza ideale e storica che passa attraverso molteplici espressioni dell’arte, della letteratura, dell’architettura. La mostra che mette in relazione artisti dei due Paesi è una testimonianza della vitalità degli scambi tra Italia e Grecia, oltre che un’opportunità per rilanciare in chiave contemporanea un legame antico che lega i due popoli”.

La lotta per l’Indipendenza della Grecia vide, nel 1821, la ribellione del popolo greco contro il giogo ottomano che dominava da quattro secoli, durante la quale si verificarono episodi di grande violenza e crudeltà. Questa situazione sollevò un’ampia eco negli ambienti culturali e politici di tutta Europa e molti illustri intellettuali, come l’inglese George Gordon Byron e i patrioti italiani Santorre di Santarosa e Giuseppe Rosaroll, partirono per unirsi ai rivoluzionari greci in nome di un ideale comune di libertà. Il legame che in quegli anni l’Italia e altri stati europei instaurarono con la Grecia è ricco di testimonianze e rappresenta l‘incipit di questo progetto.

L’esposizione si snoderà attraverso un percorso su sette tappe, o temi: Bandiera, Sacrificio, Patria, Filellenismo, Eroi, Potere Politico, Libertà. Temi che saranno descritti storicamente in quadri sinottici, poesie o brani di discorsi politici e, artisticamente, saranno interpretati attraverso le opere di 15 artisti che fanno parte della nuova generazione dell’arte contemporanea italiana e greca. La Grecia è rappresentata dagli artisti Spyros Aggelopoulos, Manolis Anastasakos, Kiki Kolympari, Nikos Moschos, Giorgos Tansarlis, Stelios Faitakis, Georgia Fambris mentre per l’Italia sono presenti opere di Andrea Buglisi, Michele Ciacciofera, Giorgio Distefano, Emanuele Giuffrida, Filippo La Vaccara, Ignazio Cusimano Schifano, Max Serradifalco, William Marc Zanghi.

Gli artisti – osserva il curatore Francesco Piazza – hanno compiuto un lavoro interpretativo molto importante attualizzando ideali e contenuti propri della Rivoluzione e ponendo nuove domande su come questi ideali siano cambiati dopo 200 anni e quanti di essi siano ancora vivi nella coscienza di ciascuno di noi.” Il progetto si avvale della consulenza storica di Nikos Tompros, professore associato di Storia Politica presso l’Accademia Militare di Grecia ed è accompagnato da un catalogo edito dalla Serradifalco Edizioni, Palermo. In occasione della mostra saranno esposte per la prima volta due opere del pittore Theofilos Chatzimichaìl (1870-1934), artista che ha raccontato attraverso i suoi lavori episodi e personaggi della Rivoluzione greca; le opere fanno parte della collezione Aggelidakis. Il concept grafico, ispirato ai versi del poema di Shelley, è firmato da Visualya.com e ci immerge simbolicamente tra le tamerici dell’Egeo, quelle radici dalle quali trae linfa vitale, ancora oggi, tutta la cultura occidentale.

Inolte, in occasione dell’esposizione, Christos Ktistakis ha composto un brano dal titolo “Ελλάς 1821” ispirato al poema Hellas di Percy Bysshe Shelley per il coro femminile inDONNAtión del Conservatorio Comunale di Larissa, diretto dal Maestro Dimitris Ktistakis, professore Associato dell’Università dello Ionio, accompagnato al pianoforte da Froso Ktistaki.

La mostra ha il patrocinio del Ministero degli Esteri Greco – Segreteria Generale per i Greci all’estero e Diplomazia pubblica, dell’Ambasciata di Grecia a Roma, di Tempo Forte – accordo bilarerale Italia-Grecia, dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, della Commissione Greece 2021, della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Comune di Salonicco e della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia.

Author

Write A Comment