E’ necessario mantenere i livelli di sicurezza facendo rispettare il distanziamento sociale e promuovendo un utilizzo diffuso dei dispositivi di protezione individuale, fino a quando non sarà disponibile una terapia adeguata e un vaccino che possa sconfiggere questo virus. Ci avviamo verso una fase molto complessa ma è importante procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni, facendo il possibile per preservare l’integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato“.
E’ quanto ha affermato il premier Giuseppe Conte che, durante l’intervento di oggi al Senato, ha annunciato alcuni punti che il governo sta limando in previsione dell’avvio della fase2 prevista per il 4 maggio.
“Questa emergenza, che incide sulle fasce più fragili, rischia di creare nuove povertà e lacerare un tessuto sociale già provato. Abbiamo già compiuto alcuni passi. Il governo però è consapevole che questi interventi non sono sufficienti: occorre un sostegno alle famiglie e alle imprese prolungato nel tempo ancora più incisivo”.
Per quanto riguarda l’App per il tracciamento, sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche, non ci sfugge – ha aggiunto Conte – la difficoltà dei cittadini nel continuare a rispettare le regole anticontagio e l’aspirazione al ritorno alla normalità”.
Domani dovrebbe svolgersi il consiglio dei ministri per il varo del Documento di economia e finanza. A quanto si apprende da più fonti di governo, la riunione non è ancora convocata, ma si lavora in queste ore perché si possa approvare il Def nella giornata di mercoledì. Il governo dovrebbe dare il via libera anche alla relazione al Parlamento sullo scostamento di bilancio, per autorizzare nuove spese in deficit e finanziare le misure del decreto atteso a fine mese. Si parla, infatti, di un investimento di almeno 50 miliardi di euro.
“Sull’ormai strafamoso Mes – ha continuato il Premier – si è alimentato nelle ultime settimane un dibattito che rischia di dividere l’Italia in opposte tifoserie, ma l’intento è procedere con la massima cautela. Chi esprime dubbi su questa linea di credito contribuisce a un dibattito democratico e costruttivo. Ritengo che questa discussione debba avvenire in modo pubblico, trasparente, in Parlamento, al quale spetterà l’ultima parola. Ci sono Paesi in Ue – ha proseguito Conte – che hanno dimostrato interesse al Mes senza condizioni. La Spagna ha dimostrato di essere interessata purché non abbia le condizionalità previste prima dell’emergenza. Rifiutare questa nuova linea di credito significherebbe fare un torto a questi Paesi che ci affiancano nella battaglia in Ue”.
“Prima della fine di questa settimana – ha concluso Conte – confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma per la fase 2 del Coronavirus. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio“.