Category

Spazio teatro

Category

Ritorna il teatro spassoso, piacevole e farsesco della Compagnia Amatoriale Sicilia Teatro con il testo, “Cercasi tenore” (Lend me a Tenor nella versione originale), forse il più celebre e divertente lavoro di Ken Ludwig, drammaturgo e regista americano.

Il copione in due atti, con la regia di Antonella Messina, è considerato un vero cult della comicità. Sulle tavole del teatro di Broadway ha replicato per 14 mesi e si è aggiudicato due Tony, quattro Drama Desk e tre Outer Critics Circle. La commedia ha aperto la rassegna teatrale del Teatro Savio di via Evangelista di Blasi. Stagione che quest’anno è stata dedicata alla memoria di Pippo Spicuzza, regista, attore e “maschera” del teatro palermitano.

L’azione ruota attorno al personaggio di Tommaso (Massimo Barbagallo) aspirante cantante lirico che, in qualità di assistente, affianca un direttore di teatro d’opera senza scrupoli. Per l’allestimento dell’Otello il direttore ha deciso per il “colpo grosso”: ha scritturato un tenore di fama mondiale, Pedro Almador (Luca Tantino) e soprannominato “il meraviglioso”.

L’arrivo del divo suscita fermento negli animi che popolano quel teatro, dove si attende con curiosità la sua grande interpretazione. Tutto precipita in un divertente turbinio di fraintendimenti, scambi di persona, doppi sensi, vulcaniche gag.

Bravissimi gli attori dell’associazione culturale C.A.S.T, Massimo Barbagallo, Valeria Scaglione, Franco Natoli, Luca Tantino, Laura Carini, Ottavio Bottalla, Laura Zinni, Brigida Machì, (dietro le quinte Claudio Scarpaci, Ina Profilo e Michele Geraci), che riescono a strappare allo spettatore, aiutati da un testo “meraviglioso”, risate ed applausi a non finire.

Uno spettacolo coinvolgente che fa trascorrere due ore di pura ed esilarante comicità.

biscotti alle noci

di Gaetano Càfici. Se i “biscotti alle noci” fossero portatori di qualche “intolleranza alimentare” per chi ne soffre, certamente non lo si potrebbe dire per quelli messi in scena dalla Compagnia Amatoriale Sicilia Teatro. Un copione scritto da Nino Criscione, con la regia di Antonella Messina, che regala risate e divertimento dalla prima all’ultima battuta, recitate con passione sulle “tavole” del Teatro Zappalà di Mondello.

Ritornano, dunque, i “Biscotti alle noci” dopo il successo di pubblico dei mesi scorsi. Una commedia con un meccanismo ad alta precisione in cui ogni elemento funziona in maniera perfetta, portando sul palco le avventure e, allo stesso tempo, le disavventure dei suoi personaggi. Esilaranti equivoci, conditi da un sarcasmo tipicamente siciliano, si muovono tra le note trainanti della colonna sonora di “Casa Vianello”.

Una vera situation comedy, brillante e divertente che, tra gag, amori, litigi, racconta le difficoltà lavorative di un agente immobiliare, Ubaldo Specchi interpretato da Franco Natoli (nome noto dei palcoscenici siciliani), alla ricerca di nuovi espedienti per piazzare i suoi immobili suggerisce ai mal capitati, Antonio Sallanà (Massimo Vazzana) e Anna Saltarelli (Valeria Scaglione), entrambi di origine siciliana e ritrovatisi in quel di Milano per motivi di lavoro, soluzioni poco ortodosse.

Da qui il dispiegarsi di vicissitudini e di storie sull’orlo della “pazzia” che incrociandosi, trovano il loro epilogo in un finale tutto da ridere. Fa da sfondo un condominio non poco impiccione e personaggi quali la signorina Polentini che offre ai finti coniugi, per l’appunto, dei biscotti alle noci fatti da lei e il Portiere Gioacchino, magistralmente interpretati rispettivamente da Marilù Filippone e Massimo Barbagallo.

Nel cast ancora Antonella Messina con Zia Pina, Marco Arciello con Rocco e la spumeggiante Brigida Machi con Silvia. Uno spettacolo che trova spessore nella bravura coinvolgente degli interpreti, ormai definitivamente consacrati dai tantissimi spettatori che li applaudono entusiasti.

Per informazioni più dettagliate e prenotazioni: 091/451084. Ci vediamo tutti, giovedì 24 luglio, alle 21.30. Sarà puro divertimento !

_MG_4420

di Gaetano Càfici. In una terra come la nostra, che da sempre “brucia” e non solo metaforicamente parlando, il festival “Teatro del Fuoco”, giunto alla VII edizione, rafforza la propria valenza di progetto artistico multiculturale, che nasce per valorizzare il territorio delle isole siciliane, attraverso l’arte del fuoco, della danza, del canto fino al mimo e al cabaret.
Quest’anno alle Eolie si affiancano per la prima volta le Egadi, con la presenza di Favignana. E a Palermo la nuova sede dello spettacolo è la Galleria d’Arte Moderna.

L’espressione del corpo in movimento, nel recupero di una gestualità primordiale, la sublimazione delle forme e delle suggestioni, sono strumenti propri del “Teatro del Fuoco”, che della luce e del calore delle fiamme fa un’arte espressiva vitale e purificatrice. Esprimersi attraverso il corpo è dare voce all’anima. Fuoco è vita, energia, conservazione, forza creatrice e procreazione.

Con questa idea Amelia Bucalo Triglia, giornalista ed esperta in comunicazione, ha dato vita a questa kermesse spettacolare, che si svolgerà dal 26 luglio al 6 agosto tra Vulcano, Palermo e Favignana, attingendo a piene mani dalla natura e dai suoi elementi per creare un indimenticabile viaggio evocativo fra suggestioni e rappresentazioni di altissimo livello, portate in scena da artisti che provengono da Germania, Polonia, Argentina, Israele, Spagna, Italia, Repubblica Slovacca.

L’importanza di questa iniziativa carica di cultura siciliana e internazionale, ha suscitato l’interesse del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nel 2009 ha conferito proprio al “Teatro del Fuoco” una medaglia per il suo valore strategico di marketing territoriale.

Un appuntamento quindi da non perdere. Per informazioni più dettagliate potete visitare il sito del “Teatro del Fuoco” all’indirizzo: www.teatrodelfuoco.com.