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Il sindaco Leoluca Orlando ha firmato un’ordinanza che stabilisce il divieto di stazionamento per le persone, dalle ore 21.00 e fino alle ore 05.00 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica in una vasta area del centro cittadino. Il provvedimento entrerà in vigore domattina fino al 13 novembre, salvo ulteriori proroghe.

“Si tratta di un atto certamente eccezionale ma necessario – ha detto Orlando – anche se non è certamente drastico come quelli adottati in queste ore in altre zone del paese. La nostra speranza, quella di tutte le istituzioni che in queste ore hanno lavorato in grande sintonia per coordinare e valutare attentamente ogni scelta, è che non sia necessario nei prossimi giorni ricorrere ad ulteriori restrizioni per contrastare la diffusione del virus. Confidiamo nella sensibilità, nella collaborazione e soprattutto nel senso di responsabilità dei cittadini perché insieme si accettino le poche limitazioni attuali per evitarne di ben più gravi nelle prossime settimane”.

Nello specifico le aree interessate sono:

– Quartiere Tribunali Castellammare il cui perimetro è fissato nelle seguenti vie:  Via Lincoln – Piazza Giulio Cesare – Via Maqueda – Via Cavour – Piazza XIII Vittime – Via Filippo Patti – Litorale (dal prolungamento ideale di Via Filippo Patti al prolungamento di Via Lincoln) ricadenti nella 1^ Circoscrizione; 

– Quartiere Palazzo Reale Monte di Pietà il cui perimetro è fissato nelle seguenti vie: – Corso Tukory – Corso Re Ruggero – Piazza Indipendenza – Corso Calatafimi – Vicolo a Porta Nuova – Corso Alberto Amedeo – Piazza Vittorio Emanuele Orlando – Via Volturno – Piazza Giuseppe Verdi – Via Maqueda ricadente nella 1^ Circoscrizione; 

– Quartiere Politeama Libertà il cui perimetro è fissato nelle seguenti vie:  Via Filippo Patti- Piazza XIII Vittime – Via Cavour – Piazza Giuseppe Verdi – Via Volturno – Piazza Vittorio Emanuele Orlando – Via Giovanni Pacini – Limite (ex sede) della strada ferrata PA/TP – Delimitazione ovest impianti ferroviari delle stazioni Lolli e Notarbartolo – Via G. Damiani Almejda – Via Piersanti Mattarella – Muro di cinta di Villa Trabia – Piazza Luigi Scalia – Via Giorgio Montisoro – Via Libertà – Piazza Francesco Crispi – Via delle Croci – Recinzione nord-ovest dell’Ucciardone – Piazza Carlo Giacchery – Via Cristoforo Colombo – Linea perpendicolare a Via Cristoforo Colomba condotta dal cancello (accesso nord) dell’area portuale al mare – Litorale (da detta linea all’asse prolungato di Via Filippo Patti) – Via Sampolo – Via Salvatore Puglisi – Via Andrea Cirrincione – Via Vincenzo Fuxa e suo prolungamento ideale al Muro di cinta del Parco della Favorita – Piazza Leoni – Vie dei Leoni – Viale Emilia – Via Empedocle Restivo – Via Marche – Viale delle Alpi – Via Daidone – Via Umberto Giordano – Via Notarbartolo ricadenti nella 8^ Circoscrizione.

Si tratta di aree con elevata concentrazione di pubblici esercizi, che di fatto favoriscono e incentivano la presenza concomitante di un numero così elevato di persone da rendere seriamente pregiudicato il rispetto del distanziamento sociale e che provocano situazioni di assembramento pregiudizievoli di ogni forma di profilassi e di comportamento rispettoso delle misure di contrasto alla diffusione del virus.

In queste zone, comunque, è fatta salva la possibilità di solo attraversamento e di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e tutte le altre attività consentite dal D.P.C.M. e dall’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana, nonché alle abitazioni private, avendo cura in ogni caso di rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro.  

Tutte le violazioni saranno punite con sanzione amministrativa pecuniaria che va da 400 a 1.000 euro.    

“Da oltre 20 anni i cittadini dei quartieri Zen, Sperone e Borgo Nuovo aspettano i 57 milioni di euro di fondi ex Gescal per riqualificare e rilanciare i propri territori. Nell’aprile 2019 siamo riusciti a riattivare il percorso amministrativo tra Regione e Comune di Palermo e a giungere ad un accordo, avallato dal consiglio comunale lo scorso maggio. Ora manca l’ultimo passaggio: un decreto del Presidente della Regione che sblocchi le risorse”.

Ad affermarlo è deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica, parlando dei fondi ex Gescal per Palermo bloccati da oltre vent’anni.

“Non si può più perdere tempo – continua l’esponente grillino -. Ho scritto a Musumeci chiedendo di emanare il provvedimento di sua competenza a seguito del quale si potrà definire la convenzione tra Comune e Provveditorato alle opere pubbliche che ho proposto e promosso nei mesi scorsi per la progettazione e la realizzazione dei lavori”.

AGGIORNAMENTO. Pubblichiamo l’Errata corrige che segue, inviata dal deputato Adriano Varrica:

“Il Comune di Palermo non ha tempestivamente adempiuto agli obblighi di pubblicazione della delibera consiliare lo scorso maggio per le osservazioni dei cittadini relativi alle varianti urbanistiche previste dall’accordo. Questo particolare è emerso a seguito della pubblicazione del post. Mi scuso per l’imprecisione. Attenderemo la decorrenza dei termini (tra qualche giorno) e continueremo ad incalzare la Regione per i successivi provvedimenti di sua competenza.

Nessun aumento per la Tari 2020. I palermitani pagheranno la stessa tariffa del 2019. Il consiglio comunale di Palazzo delle Aquile ha votato a maggioranza le tariffe TARI 2020. Non vi saranno, dunque, aumenti della tassa, che avrà pertanto le stesse tariffe del 2019, con una clausola che fa espresso riferimento alla situazione determinata dall’emergenza Covid e alla recente normativa regionale che ha aperto la possibilità a riduzioni ed esenzioni da compensare con fondi regionali, “nonché, in stretta connessione con gli effetti prodotti dall’emergenza epidemiologica, ogni altro intervento nazionale o regionale”.

La delibera approvata, che emana tanto dai precedenti voti del consiglio comunale quanto dall’indirizzo della Giunta, aveva già ricevuto parere positivo dai Revisori dei Conti del Comune. Se alla fine dell’anno, una volta che sarà accertato e certificato il costo del trasporto dei rifiuti fuori provincia, dovesse essere necessario un aumento, questo sarà spalmato su tre anni.

“Auspichiamo ora – ha detto soddisfatto il sindaco Leoluca Orlando – che con lo stesso spirito con cui la maggioranza del consiglio comunale ha condiviso la proposta della Giunta, si arrivi presto all’approvazione dell’ulteriore proposta che riguarda la TARI, quella cioè che prevede una riduzione fino al 70% per le aziende colpite maggiormente dalla crisi economica legata al Covid-19. Sarà un ulteriore segno di attenzione per le imprese e un ulteriore segno di sensibilità da parte del consiglio comunale”.

Qui sotto una tabella esemplificativa del costo TARI per le utenze domestiche per un appartamento da 100 metri quadri. Una famiglia tipo, con quattro componenti, ad esempio, pagherà 320,62 euro, la stessa cifra che pagava nel 2019. Quindi per il 2020 le famiglie palermitane potranno dormire sogni tranquilli, anche se la città vive continuamente il “dramma” della raccolta dei rifiuti e di un servizio, purtroppo, perennemente carente.

TABELLA TARI FAMIGLIA TIPO

Quella della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina è da sempre argomento di scontro politico. Un’opera che vede su due sponde sedersi i fautori del Sì e del No. Ma al di là della stucchevole diatriba tutta in salsa siciliana (credo che ai nordici freghi poco anzi nulla di questa infrastruttura), rimane l’amaro in bocca per l’occasione sempre mancata. E’ l’uovo di Colombo. Tutti la vogliono e nessuno la vuole. Adesso esce fuori dal cilindro con la solita polemica che vede questa volta protagonisti l’assessore regionale siciliano Marco Falcone e il ministro per il Sud, anch’esso siciliano, Giuseppe Provenzano.

“Apprendiamo dell’ultimo diniego del Governo Conte – scrive l’assessore Falcone – stavolta giunto per bocca del ministro Provenzano, al progetto del Ponte sullo Stretto e all’eventuale utilizzo del Recovery fund per realizzare l’opera. Con amarezza dobbiamo rispondere che, purtroppo, l’unica ‘incompatibilità’ che vediamo è quella fra la visione di Roma, sostenuta paradossalmente da ministri ed esponenti siciliani che ci governano, e l’orizzonte, l’obiettivo, dello sviluppo della Sicilia”.

Parole dure, quelle di Falcone, rivolte al ministro Giuseppe Provenzano che aveva preso una posizione netta sulla realizzazione dell’opera: “i tempi del Ponte sono incompatibili con quelli del Recovery Fund”.

“E’ da mesi che si assiste ad un balletto mediatico – continua l’esponente del Governo Musumeci – condito di retromarce, annunci roboanti e fantasie come il tunnel dello Stretto, quando invece la doverosa responsabilità di governo imporrebbe soltanto chiarezza nei confronti dei siciliani: il Governo Conte non vuole il Ponte, non vuole recepire le aspettative di crescita dell’intero Mezzogiorno. Basterebbe ammetterlo per chiudere questo teatrino e rinviare tutto al 2023. Quando, cioè, il centrodestra finalmente al governo del Paese potrà dedicarsi, senza il freno delle tare ideologiche, alla svolta epocale del Ponte”.

Quindi non resta che aspettare il 2023 e se il centrodestra vincerà le elezioni, verificare se l’impegno dell’assessore Falcone, magari nominato ministro per il Sud, verrà mantenuto. E chissà, forse, sarà la volta buona. Ma voi siete favorevoli al ponte?

Fonte foto copertina normanno.com; fonte foto Ponte mediterraneocronaca.it

“C’è a Palermo una #minoranzapalermitana di incivili e criminali. A volte isolati e a volte organizzati. Certamente sono pochi, agiscono nell’ombra della notte e a volte in pieno giorno. Certamente e sopratutto sono ben visibili i danni che arrecano alla nostra città. Da oggi ho deciso dar loro un po’ di notorietà. E alla #maggioranzapalermitana che si indigna e vuole aiutare le istituzioni e le forze dell’ordine rivolgo l’invito a denunciare. Chi vuole, può inviare i suoi video e le sue foto a: minoranzapalermitana@gmail.com“.

Con queste parole sul suo profilo facebook, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha lanciato una vera e propria “crociata” contro quei palermitani che devastano e sporcano la città, con tanto di indirizzo mail per denunciare. Un modo per invitare la cittadinanza a mandare video e immagini di chi si macchia di questi atti vandalici.

IMMAGINI E VIDEO

“Sono ancora troppi comportamenti irresponsabili. Siamo grati alle Forze dell’ordine e alla Polizia municipale, ma di fronte all’aumento dei contagi stiamo monitorando la situazione e valutando eventuali chiusure o restrizioni”.

E’ la denuncia che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha lanciato attraverso un video.

Due pub sono stati chiusi a in città per cinque giorni dalla polizia municipale di Palermo. Si tratta di due locali in Largo Cavalieri di Malta e piazza Monte di Pietà. Nel primo caso, gli agenti hanno riscontrato un evento in corso di intrattenimento musicale all’aperto.

La sanzione è scattata perchè essendo Largo Cavalieri di Malta un bene culturale, l’uso per l’intrattenimento musicale era incompatibile con il suo carattere storico, artistico e pregiudizievole per la sua conservazione ed integrità. All’ingresso del pub e nell’intera area esterna di pertinenza del locale veniva anche riscontrato un alto numero di persone senza i prescritti dispositivi, mascherine, compreso il personale dipendente. Il gestore del pub è stato sanzionato con una multa di 400 euro per non avere ottemperato ai divieti prescritti dal DPCM per il contrasto dell’epidemia da COVID 19, oltre ad un’altra multa di 500 euro per violazione delle disposizioni inerenti al Pacchetto sicurezza, ovvero agli obblighi inerenti alla pulizia e al decoro degli spazi pubblici.

Per la presenza cospicua di avventori la sanzione è scatta anche nel secondo caso, ovvero per la presenza cospicua di avventori all’interno e all’esterno senza mascherine, dipendenti compresi. Anche in questo caso 400 euro di multa al gestore.

Le due operazioni della polizia municipale sono state svolte nel corso dell’ultimo week end con multe anche per altri due locali, in via Roma e in corso Scinà per somministrazione e vendita di alcolici e superalcolici oltre l’orario consentito delle 00.30. Ai gestori una multa di 6.666 euro, oltre a 2.000 a testa per gravi carenze igieniche sanitaria. Nel locale di corso Scinà è stata applicata anche una ulteriore sanzione di 2.000 euro per mancata applicazione delle procedure di Autocontrollo HACCP.

IL VIDEO

Il Sindaco Orlando interviene sulla Movida di Palermo

Durissima la presa di posizione del governatore siciliano Nello Musumeci che, con un post su facebook, ha attaccato il governale nazionale reo di essere latitante sulla situazione che riguarda l’Hotspot di Lampedusa. Lo stesso governo si era impegnato ad intervenire in tempi brevi e Musumeci, nel recente incontro con il premier Conte, aveva avuto assicurazioni per una rapida soluzione. Ma a quanto pare tutto sembra essere in una fase di stallo.

Questo è quanto scrive Musumeci sul suo profilo social: “Oltre milleduecento (1256) presenze all’Hotspot di Lampedusa. Ancora ammassati, di nuovo. Lo Stato ha rivendicato in ogni sede la sua competenza, ma continua a non esercitarla fino in fondo. Segnalo che non mi risulta che nessuno degli interventi segnalati dalla task force regionale sia stato eseguito per adeguare la struttura alla fase di emergenza sanitaria in corso. E anche l’iniziativa diplomatica, di cui ci ha parlato a Roma il ministro Lamorgese, non ha prodotto alcun effetto. Il fenomeno degli sbarchi in Sicilia è affidato al clima, non alla politica. Se c’è brutto tempo si rallenta, con il bel tempo si arriva a flusso continuo. Se non bastassero i barchini, le navi quarantena sono piene di persone portate dalle Ong. Anche in questo il governo non ha voluto raccogliere la nostra proposta. Avevamo detto una cosa di buon senso: se la Sicilia deve gestire gli sbarchi autonomi, non può sopportare anche quelli programmati dalle Ong, che andrebbero quindi destinati in altri porti europei. Risultato: navi piene e hotspot stracolmi. Con rischio di contagio per chi arriva, per gli operatori e per la collettività. Sono trascorsi molti giorni dalla mia ordinanza ed oggi posso serenamente dire che: alle parole non sono seguiti i fatti; che l’Europa non guarda alla Sicilia e al Mediterraneo; e che il governo nazionale preferisce polemizzare con il presidente eletto dai siciliani, piuttosto che avere l’umiltà di riconoscere ritardi e omissioni. Una cosa è certa: ho il dovere di intervenire. E niente e nessuno potrà intimidirmi o farmi desistere dal dovere di tutelare la salute di tutti”.

Il sindaco Orlando parla chiaro: “Nè una ragazzata, né un atto di vandalismo, ma un’azione studiata e preparata con cura da qualcuno intenzionato a fare il massimo danno possibile alla scuola e a trarne il massimo profitto. Anche per questo, per manifestare la mia vicinanza alla scuola, ai suoi dirigenti e ai ragazzi e le famiglie del quartiere, ho voluto essere presente mentre gli operai del Coime hanno iniziato i lavori di riparazione più urgenti”.

Questa mattina, infatti, Orlando è andato alla scuola “Pertini” di via Pecori Giraldi, che ieri è stata devastata e danneggiata, assieme al Questore, e alla dirigente scolastica della struttura, Antonella Di Bartolo.

“Nessuno può pensare che questa scuola tornerà ad essere ciò che era otto anni fa – ha aggiunto il primo cittadino – quando per colpa dell’abbandono qualcuno proponeva di abbatterla. La scuola è per lo Sperone un presidio di socialità, cultura e cittadinanza attiva, uno dei luoghi vivi e vitali che in questi anni è stata motore di un profondo cambiamento che ha coinvolto i ragazzi, le famiglie e le istituzioni. Anche per questo, la presenza del Questore oggi è un importante segnale di vicinanza e condivisione, che va certamente oltre i ruolo di pubblica sicurezza, ma conferma un legame forte fra legalità, cultura e sviluppo”.

Così come annunciato dallo stesso sindaco Orlando, questa mattina alla “Pertini” si sono recati una decina di lavoratori del Coime che, assieme ai fabbri, hanno iniziato i lavori di priorità con la riparazione delle porte blindate, delle finestre e delle serrande e che hanno, anche, interessato il rifacimento delle opere murarie.

La SISPI, la società che gestisce il sistema informatico del Comune di Palermo, si è attivata per l’assemblaggio di alcune postazione informatiche che saranno installate, una volta ripristinate le dotazioni di sicurezza della scuola per supportarne ogni attività.

(fonte foto scuola corrieredelmezzogiorno)

I cittadini di Palermo potranno ritornare a far visitare ai proprio defunti dal 4 maggio prossimi. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha disposto, infatti, l’apertura dei cimiteri comunali, a partire da lunedì prossimo e sino a nuova disposizione, in applicazione a quanto previsto all’ordinanza del presidente della Regione siciliana, Musumeci.

Il Comune si era già preparato a questa riapertura graduale e contingentata – afferma il Sindaco – , e alla luce delle decisioni assunte a livello nazionale e regionale, dà ai cittadini la possibilità di tornare a fare visita ai propri cari defunti. Lo faremo con gradualità, chiedendo a tutti il rigido rispetto di norme di prevenzione e precauzione perché questo momento di grande intensità affettiva ed emotiva non sia fonte di pericolo per chi visita il cimitero e per i loro cari”.

Gli accessi delle persone saranno contingentati e consentiti attraverso prenotazione on line sul sito del Comune da eseguirsi su 3 fasce orarie, per tutti i giorni della settimana:

8,00/10,00
10,00/12,00
12,00/14,00

Il servizio di prenotazione online,  fanno sapere dalla Sispi, la società che gestisce il servizio informatico de Comune, sarà disponibile all’indirizzo https://servizionline.comune.palermo.it, raggiungibile anche dalla Home page del sito istituzionale della Città di Palermo, nel corso della giornata di domani.

La prenotazione per i cimiteri potrà essere fatta, sempre a partire da domani, anche tramite whatsapp unicamente fra le 10.00 e le 12.30 al numero 3488727800. Accessi contingentati e consentiti anche per le persone che si recheranno in chiesa per le messe di suffragio ovvero per i funerali (in numero massimo di 15 unità) e per coloro che (in numero massimo di 2/3, in presenza di congiunto sofferente) dovranno presenziare a programmate operazioni di tumulazione, inumazione, raccolta resti e cremazione. In ogni fascia oraria dovrà essere consentito un massimo di:

150 utenti al Cimitero dei Rotoli
40 utenti   al Cimitero Santa Maria di Gesù
40 utenti al Cimitero Cappuccini.

I visitatori, dovranno utilizzare adeguate protezioni delle vie respiratorie. L’ingresso alle auto per soggetti in possesso di tagliando disabili potrà essere consentito, per ciascuna fascia oraria, a 10 auto per il cimitero Rotoli5 auto per il cimitero Santa Maria di Gesù.  Al cimitero Cappuccini non entrano auto. Ogni prenotazione potrà essere effettuata per un massimo di 4 componenti; in ogni caso non si potrà superare il limite sopra indicato per ciascuna struttura.

Nella prenotazione dovrà essere indicato se si tratta di soggetto che ha diritto ad entrare con il proprio mezzo al cimitero. Al fine di assicurare adeguate misure organizzative, viene disposto, inoltre, che la struttura comunale del COIME, dove necessita, in raccordo con il Cantiere Comunale, posizionerà un numero adeguato di transenne all’esterno dei cimiteri al fine di consentire, all’occorrenza, un appropriato percorso obbligato per i visitatori mantenendo una adeguata distanza interpersonale; i portieri assegnati all’ingresso, verificheranno l’esistenza della prenotazione da remoto con gli elenchi forniti da Sispi; agli stessi deve essere indicato un recapito telefonico per segnalare emergenze, assembramenti e comportamenti non consoni alla mitigazione del rischio di contagio.

La Polizia Municipale assicurerà la presenza in tutti i siti di pattuglie della. P.M. e, compatibilmente con altri servizi d’istituto, la sorveglianza interna dei cimiteri con l’ausilio dei droni in dotazione, e ciò al fine di monitorare il rispetto del divieto di assembramento anche all’interno dei cimiteri. La Protezione Civile predisporrà un servizio interno di controllo con i mezzi in dotazione, e ciò in considerazione dell’estensione dei siti.

(fonte foto Giornale di Sicilia)

“Sarà una graduale riapertura in una battaglia che ancora non è stata vinta”. Sono queste le parole, in un video, del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che, nei giorni scorsi, aveva preannunciato la firma dell’ordinanza che entrerà in vigore dal 4 al 17 maggio. Il provvedimento si muove all’interno delle linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”.

A cominciare dal permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione. Disco verde anche per l’asporto ai ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze. Si potrà accedere al cimitero e acquistare fiori e piante.

Un’attenzione anche verso gli animali da affezione per i quali sarà consentita la tolettatura. Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione.

Rimangono congelate, invece, le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio. In quella stessa data il governatore Musumeci spera anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe ai parrucchieri per uomo e per donna. Restano invariate le disposizioni relative all’obbligo di quarantena.

Il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci