Un documento che ha tutta l’aria di un manifesto “politico”, con l’obiettivo più che reale, di sollecitare il sindaco Orlando per ottenere un ruolo all’interno dell’amministrazione comunale da parte di  Sinistra Comune. Tanto per capirci un posto nella giunta Orlando. A parlare è Giusto Catania, capogruppo consiliare di Sinistra Comune ed ex assessore alla mobilità di Orlando.

“L’assemblea di Sinistra Comune – si legge nel loro ‘blog’ – ha approvato a larga maggioranza (tre voti contrari e un’astensione) un documento che dà mandato ad una delegazione di continuare il confronto col sindaco Leoluca Orlando al fine di definire l’impianto, le priorità politiche e programmatiche per superare l’attuale appannamento amministrativo e per rilanciare l’azione di governo della città”.

E  aggiunge: “Sinistra Comune ritiene di poter dare un contributo importante alle grandi sfide strategiche della città perché considera necessario rendere irreversibili e duraturi i cambiamenti di Palermo: questo si può realizzare attraverso scelte che devono caratterizzare l’azione complessiva dell’amministrazione comunale, evitando di consegnare la città nel 2022 alle destre o ai populisti”.

“Siamo pronti a farci carico delle grandi sfide strategiche della città – continua il lungo documento – tra queste rivestono particolare rilevanza il nuovo assetto urbanistico e la tutela di tutto il territorio urbano e dell’ambiente naturale e costruito; la gestione delle opere pubbliche e delle nuove infrastrutture della mobilità di massa; la ridefinizione della mission, dei piani industriali, dei contratti di servizio delle aziende partecipate che devono continuare ad avere una gestione completamente pubblica; la programmazione delle risorse economiche comunali ed extra-comunali per garantire la tutela sociale, i servizi per l’infanzia, la formazione e la crescita culturale di Palermo”.

Infine, è stata anche annunciata la delegazione scelta per il confronto con il Sindaco. Sarà composta da Luca Casarini, Giusto Catania, Mariangela Di Gangi, Antonella Leto, Antonio Marotta.

E qualche dubbio ci perseguita sul 2022, data in cui Orlando finirà il suo secondo mandato e, quindi, non potrà più ricandidarsi. Ma sarà proprio quella data la fine della consiliatura? Questo non è da sapere anche se lo stesso Orlando ha più volte affermato e anche in “aramaico”: “Come ve lo dico dire, che non mi dimetto”.

Ma forse Catania vuole mettersi il “ferro dietro la porta” ed essere in partita, con un eventuale ruolo di governo della città, qualora Orlando cambiasse idea e si dimettesse in anticipo. Perchè una cosa è essere consigliere comunale, altra è fare l’assessore in una campagna elettorale che per la sinistra a Palermo, sarà sicuramente tutta in salita.

 

 

 

 

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