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Non solo libri, divisi per generi letterari e aree tematiche, ma anche una grande area ludico-didattica interamente dedicata ai bimbi e ai giovani lettori, dove si svolgeranno laboratori di lettura, racconti di fiabe e iniziative interattive dedicate a scuole e associazioni della città.

A Sanlorenzo Mercato nasce il nuovo Mondadori Bookstore. Da martedì 16 aprile, una grande libreria di ultima generazione con tanti servizi integrati e l’accesso allo sterminato catalogo editoriale di oltre 11 milioni di titoli, tra libri, film, musica e tanto altro. Accanto alle golosità delle botteghe, nasce quindi una nuova area di 150 metri quadrati, all’ingresso del Mercato, in cui si potranno trovare grandi classici della letteratura, i romanzi di ultima uscita, ma anche gialli, saggi e libri per l’infanzia. Si tratta della prima grande libreria nella zona ovest di Palermo, con un marchio leader della grande distribuzione nazionale.

La nuova libreria Mondadori a Sanlorenzo Mercato di Palermo

E anche “Alunni in libreria”, il programma di incontri rivolto alle classi delle scuole materne, elementari e medie con laboratori a carattere creativo ed educativo, sviluppati con il contributo di psicologi e specialisti di didattica. Si potranno anche ordinare e acquistare i libri di scuola, oltre alla cartoleria, i gadget, l’oggettistica di grandi marchi e le prevendite di concerti e spettacoli grazie al servizio biglietteria.

La nuova libreria diventa anche teatro di un fitto calendario di eventi speciali e ospiti dal mondo dello spettacolo, della musica e della letteratura, con presentazioni e anteprime di libri e dischi, ma anche con i firma-copie e gli “instore” dei personaggi più amati del momento.

Calendario degli appuntamenti. Si comincia il 9 maggio con lo scrittore Luca Bianchini che presenterà il suo ultimo libro “So che un giorno tornerai” (Mondadori). L’autore, che ha scritto anche il bestseller “io che amo solo te” è anche conduttore su Rai Radiodue. Quello con Bianchini è il primo incontro della nuova serie “Aperitivi d’autore”, che unisce le novità in uscita presentate direttamente dagli autori alle golosità delle botteghe del Mercato in degustazione. Il 16 maggio, invece, arriva Frankie Hi NRG MC: con il suo primo libro “Faccio la mia cosa”, in uscita il 30 aprile sempre per Mondadori, Il pioniere del rap italiano racconta per la prima volta la sua storia e quella della musica che più ha rivoluzionato la scena mondiale negli ultimi quarant’anni. Ma ci sarà spazio anche per i progetti musicali del territorio, grazie all’interlocuzione con i più attivi operatori culturali della città. Tra questi Indigo e 800A Records, che porteranno a Sanlorenzo Mercato presentazioni e showcase di artisti come Alessio BondìFabrizio CammarataPaola Russo e tanti altri.

Uno spazio del nuovo Bookstore Mondadori a Palermo

La nuova libreria nasce grazie alla sinergia tra Sanlorenzo Mercato e i librai Maurizio Iacona, responsabile precedentemente della Mondadori di via Ruggero Settimo e Giuseppe Flaccovio, titolare della Flaccovio Mondadori Store al Centro Commerciale Forum. Dalla loro esperienza e con il progetto architettonico realizzato in collaborazione con Sanlorenzo Mercato, nasce quindi uno spazio che si integra perfettamente nell’atmosfera del Mercato: originali scaffali in legno realizzati in modo artigianale, insegne e arredamenti che richiamano i materiali grezzi che già compongono l’identità del luogo, ma anche collegamento diretto con la grande rete di distribuzione del primo gruppo editoriale italiano, tra i leader in Europa.

Un progetto che coinvolge 14 giovani liceali palermitani selezionati tra i più meritevoli da Intercultura. I ragazzi sono stati scelti non solo attraverso criteri di valutazione del rendimento scolastico, ma anche dopo aver superato alcuni test attitudinali, poiché il periodo che li porterà lontani da casa, impone un carattere forte e determinato, per poter affrontare le molte difficoltà con cui dovranno confrontarsi, prima tra tutte la lingua straniera.

Le mete di destinazione sono il Brasile, l’Irlanda, l’Ungheria, l’Austria, l’Argentina, la Russia e gli Stati Uniti, grazie a borse di studio finanziate da Intercultura, ma anche da numerosi sponsor. Là frequenteranno, per un periodo che potrà variare da 1 a 12 mesi, le scuole locali e saranno ospitati da famiglie del luogo, per un’esperienza irripetibile sia dal punto di vista culturale che umano.

Inoltre, è previsto, sabato 13 aprile, alle 17, alla Libreria Paoline di corso Vittorio Emanuele, un incontro con i ragazzi che parteciperanno ad una sorta di festa di saluto a cui, oltre a genitori e insegnanti, saranno presenti anche il Questore di Palermo Renato Cortese, il presidente del Centro locale di Palermo Pietro La Corte e la responsabile di Sicilia e Calabria sud di Intercultura, Mila Montanaro, mentre a moderare l’incontro sarà la giornalista suor Fernanda Di Monte.

Studenti di varie nazioni

Sempre sabato, a conclusione dell’evento, si svolgerà la “Cerimonia della bandiera” e gli studenti scriveranno sul tricolore la celebre frase di Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, le idee restano”. A loro il compito di sfatare i pregiudizi che spesso accompagnano all’estero la visione della Sicilia. Tra i ragazzi intanto l’entusiasmo cresce e magari qualcuno sogna già una carriera da astronauta come Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti che hanno potuto raggiungere i loro ambiziosi obiettivi anche grazie al periodo di formazione negli Usa, organizzato da Intercultura.

Basterà un contributo di 15 euro e si potrà acquistare una borsa ripiena di cioccolatini e un uovo, in alternativa si potrà scegliere solo la borsa o l’uovo di cioccolata con un contributo di 10 euro.

E’ l’iniziativa benefica dell‘ASLTI (associazione siciliana contro le leucemie e i tumori infantili) che ha preso il via, in questi giorni, nell’unità operativa di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Civico, diretta da Paolo D’Angelo

I volontari dell’Aslti saranno anche presenti per tre domeniche: il 31 marzo, il 7 e il 14 aprilea Palermo, nello stand in via Libertà, angolo via Mazzini, e nelle principali piazze siciliane, dalle 9.30 alle 19.

“La borsa della dolcezza” contiene 260 grammi di cioccolatini alla mandorla e al pistacchio, ma anche il tradizionale uovo di cioccolata al latte, fondente e senza glutine.

“Ormai, durante le feste, la nostra vendita di solidarietà – sottolineano Giuseppe Lentini, presidente dell’Aslti e Ilde Vulpetti, direttrice dell’area operativa – è un appuntamento che ci regala risultati concreti, grazie palermitani che conoscono sempre di più il nostro impegno per migliorare l’assistenza in oncoematologia pediatrica”.

Per chi fosse interessato basta collegarsi al sito web dell‘ASLTI (cliccare qui) per consultare tutto ciò che è stato realizzato negli anni dall’associazione, nell’unità operativa di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Civico di Palermo, grazie alla solidarietà dei cittadini.

“La bocciatura a scrutinio segreto di tutto l’articolo di legge che riguardava la presenza di genere negli organi di governo è un fatto grave, confermato proprio dalla modalità di voto, un codardo escamotage di chi non ha il coraggio di assumersi pubblicamente la responsabilità delle proprie scelte”.

E’ la deputata regionale Marianna Caronia a lanciare strali contro l’Aula di Sala d’Ercole che ha bocciato stasera, a maggioranza, la norma che prevedeva una rappresentanza di genere minima negli organi di governo.

“C’è chi pensa, ma non ha il coraggio di dire pubblicamente, che le donne in politica devono avere una posizione residuale e soprattutto non devono sedere nei luoghi di governo”.
“Questa è una battaglia di civiltà che non può certamente fermarsi e per questo presenterò una proposta di legge di iniziativa popolare per inserire la doppia preferenza di genere anche per l’elezione dell’Ars e la quota minima del 40 per cento della presenza di genere nelle giunte comunali e in quella regionale”.

Le nuove linee del Tram di Palermo si faranno. Almeno da quello che si legge nella sentenza del Tar (tribunale amministrativo regionale per la Sicilia) che di fatto ha rigettato la richiesta di sospensione dell’efficacia della deliberazione del consiglio comunale del novembre 2018, in poche parole quella relativa alla realizzazione del progetto che riguarda le nuove linee tranviare a Palermo. Il ricorso era stato presentato dall’associazione dei comitati civici.

E non si è fatta attendere la reazione del gruppo consiliare “Sinistra Comune” a Sala delle Lapidi. “Il Movimento 5 Stelle – dicono i consiglieri di SC ha raccontato in questi mesi che sono stati approvati e prodotti atti illegittimi e che qualcuno vuole mettere le mani sulla città, devastandola e deturpandola. Ieri, in consiglio comunale, si è persino tentato di fare passare un ordine del giorno su paventate illegittimità e danni irreparabili relativi all’atto approvato dall’aula sul sistema Tram Palermo”.

“L’ultima parola l’ha detta il Tar che smonta la narrazione dei cinquestelle e non intravede neanche la ragione del ricorso di sospensione proposto. Dopo la decisione di un organo terzo rispetto alle scelte politiche di Palermo, possiamo proseguire nel disegnare una città a dimensione di cittadini e cittadine. Ripensare la mobilità inciderà sulla dimensione della qualità della vita che, con le nuove linee tranviarie della città di Palermo, ridurrà il traffico veicolare e lo smog. Il tram, sostenibile, veloce e puntuale è il futuro di una città che va al passo coi tempi”.

E poi si rivolgono all’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, che prima indossava le vesti di capogruppo di Sinistra Comune, al quale chiedono di “proseguire sul percorso tracciato e di avviare interlocuzioni con le cittadine ed i cittadini per spiegare qual è il modello di sviluppo che stiamo portando avanti e raccogliere idee e propositi per la trasformazione della città”.

E nel dibattito è anche intervenuto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando:“Questo progetto cambierà la mobilità, quindi la vivibilità complessiva e l’organizzazione della città per una nuova città sostenibile dal punto di vista ambientale ed efficiente per i cittadini. I nemici del cambiamento si rassegnino perché sul Tram non intendiamo arretrare. Proseguiamo quindi il lavoro per rinforzare il sistema tranviario per poterlo sempre più estendere alle periferie della città”.

E conclude dicendo che l’ordinanza del TAR “conferma oggi la sostanziale bontà del lavoro fatto dall’amministrazione comunale, dalla giunta e dagli uffici nel predisporre tutto quanto necessario per questo importante progetto. Allo stesso tempo conferma la bontà dell’operato del consiglio comunale, che fino a ieri sera si è espresso per proseguire su questa strada”.

In tutto questo, senza voler fare i populisti o citando il detto che spesso viene affibbiato a chi non la pensa in modo diverso, tanto per capirci: i “nemici della contentezza“, crediamo che di tutto Palermo ha bisogno tranne che di nuove linee di tram (questa la nostra umile e forse saggia convinzione). E se poi l’attuale servizio che soffre, senza possibilità di smentita, della crisi oggettiva e conclamata dell’azienda che se ne occupa e cioè l’Amat, una riflessione profonda andrebbe fatta perchè il 2022 non è poi così tanto vicino a meno di “novità politiche” che, nei prossimi mesi potrebbero, prendere forma.

La replica del gruppo consiliare del M5S di Palermo

Il gruppo consiliare di Palermo del M5S

“I palermitani pagano caro i debiti accumulati dal tram che costano più di 12 milioni di euro all’anno. Questo l’amministrazione Orlando non lo dice, perché non fa certamente comodo ricordare agli elettori che con la ZTL si sono inventati un bancomat per spillare soldi ai cittadini piuttosto che per tutelare l’ambiente. Oggi il Sindaco del PD e la sua giunta vogliono fare passare il messaggio sbagliato che il M5S sia contro il tram e contro la mobilità. Niente di più falso. Il Movimento non è contro il tram, ma è contro i progetti tram fatti male, contro le anomalie, contro gli sprechi di denaro pubblico e contro la tassazione smisurata che i palermitani sono costretti a subire per colpa di chi gestisce questa città da anni. C’è anche un’altra fake news del PD che va chiarita: sul ricorso al TAR avanzato da un gruppo di cittadini e comitati civici, i giudici si sono pronunciati su una richiesta di sospensiva, ma non sono entrati nel merito. Il sindaco Orlando e l’assessore Catania stanno facendo solo propaganda, ma ormai le loro bugie possono essere facilmente svelate. I giudici amministrativi, infatti, hanno rimandato la questione al giudizio di merito. Il M5S torna a ribadire che si pretende che l’iter per il tram venga portato avanti secondo quello che prevedono le normative e non secondo le tesi personali di qualcuno”.

E’ un quadro che potremmo definire “spettrale” quello che viene delineato dal Centro studi di Confindustria.

Si descrive un “Italia ferma” con le previsioni azzerate per il Pil 2019. Secondo Confindustria una delle cause è la “manovra di bilancio poco orientata alla crescita”, “l’aumento del premio di rischio che gli investitori chiedono” sui titoli pubblici italiani, “il progressivo crollo della fiducia delle imprese”

Inoltre si punta il dito sugli investimenti privati che per la prima volta in calo (-2,5%, escluse costruzioni) dopo 4 anni di risalita. Nel 2019 “per ora non si vede un’inversione di tendenza nei contratti”, i lavoratori dipendenti “sono tendenzialmente fermi, c’è un calo del lavoro a termine ma non è ancora compensato dai contratti a tempo determinato”. E si definisce Così il il 2018 come l’anno “a due velocità” visto che nei primi 6 mesi l’occupazione è cresciuta di 198.000 unità mentre nel II semestre è calata di 84.000. Nel 2019 l’occupazione resterà “sostanzialmente stabile (+0,1%)” e aumenterà dello 0,4% nel 2020.

“Nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma – si legge nello studio – e una recessione potrà essere evitata solo grazie all’espansione, non brillante, della domanda estera. A meno che – sostiene il rapporto del Centro studi di Confindustria – non si realizzi l’auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale”.

Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria

“Il reddito di cittadinanza e Quota 100 daranno un contributo, seppure esiguo, alla crescita economica concentrato nel 2019 – avverte il Centro studi Confindustria – che queste due misure, realizzate a deficit, hanno di fatto contribuito al rialzo dei tassi sovrani e al calo della fiducia, con un impatto negativo sulla crescita”.

“Il Governo ha ipotecato i conti pubblici e non ci sono scelte indolori” – dice ancora Confindustria – sottolineando il bivio tra rincaro Iva o far salire il deficit pubblico al 3,5%. Per annullare il primo e fare la correzione richiesta sui conti servirebbero 32 miliardi di euro senza risorse per la crescita. Così appare inevitabile un aumento delle tasse”

“L’Italia – dice Andrea Montanino, capo economista di Confindustria – deve evitare di andare oltre il 3 per cento nel rapporto deficit-Pil: sarebbe un segnale molto negativo per i mercati. Il fatto che lo spread non si è richiuso significa che continuiamo ad essere un paese sotto osservazione. Verremmo puniti dai mercati”.

E Montanino sottolinea anche il rischio degli accordi con la Cina. “Serve molta attenzione soprattutto per il modus operandi nei Paesi dove l’Italia ha fatto accordi non con investimenti in equity, con prestiti che spesso non riescono ad essere ripagati perchè le condizioni non sono ottimali, spesso non trasparenti. Accordi rivolti a Paesi in una situazione debole economicamente. E se noi siamo considerati così dobbiamo stare particolarmente attenti”.

Quindi una situazione che bocciatout court” l’azione del governo giallo-verde guidato da Conte, Salvini e Di Maio e pone degli interrogativi. Uno tra tanti: come riuscirà questo “triunvirato” a governare altri quattro anni di fronte ad una crisi economica così profonda? Riassumendo: Pil azzerato per il 2019, disoccupazione galoppante, produzione industriale ferma, recessione in atto. Servirebbe davvero Mago Merlino per poter riuscire ad invertire questa tendenza. E non immagino che cosa accadrebbe se le misure del reddito di cittadinanza e di quota 100 risultassero dei flop. Ma per adesso i nostri politici sono impegnati nella campagna elettorale per le europee e di arrovellarsi sui conti dell’Italia non ci pensano per niente.

Ripiomba in un limbo, dalle prospettive drammatiche, la vicenda dei lavoratori palermitani di Almaviva. A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali SLC-CGIL, Fistel CISL, Uilcom UIL e UGL Telecomunicazioni che hanno chiesto un incontro urgente con il Presidente della Regione siciliana, Musumeci e il sindaco di Palermo, Orlando.

“Il 13 marzo i sindacati – come scrivono loro stessi nella nota – hanno sottoscritto con enorme sacrificio economico per i lavoratori della sede di Palermo, prendendo atto anche del silenzio ai ripetuti appelli d’intervento istituzionali che sono rimasti inascoltati, un accordo con Almaviva con percentuali molto significative di ammortizzatore sociale”.

“La necessità di prolungare la durata dell’ammortizzatore – si legge nella richiesta d’incontro inoltrata al sindaco Orlando e al Presidente Musumeci – è stata indispensabile per fare fronte alle criticità che hanno investito e continuano ad investire tutto il settore delle telecomunicazioni a partire dai committenti per giungere agli outsourcers”.

E i sindacati puntano il dito sugli “effetti della delocalizzazione incontrollata spesso voluta dai committenti, le gare al massimo ribasso, il dumping salariale territoriale ed aziendale ed il mancato adeguamento delle tariffe dei contratti di appalto, vanno a gravare su un settore dove ultimamente si registra anche una fisiologica perdita di volumi di lavoro determinata dal naturale progresso tecnologico”.

“A poche settimane dalla firma, l’accordo – aggiungono le sigle sindacali – potrebbe diventare assolutamente inefficace per gli oltre 3mila lavoratori di Almaviva a Palermo a causa delle determinazioni di WindTre, il più grosso committente dell’azienda, dove sono impiegate circa 1.000 risorse.  I volumi di lavoro che WindTre sta prospettando sul sito di Palermo subiscono già da mesi una forte contrazione che si annuncia essere ancor più drastica nei mesi a venire (oltre il 65% di riduzione) e per di più con tariffe applicate molto distanti da quelle stabilite dal Decreto Ministeriale del 2017 e dal recente accordo fra Asstel e Organizzazioni Sindacali.”

“Appare evidente – continuano i sindacati – che gli effetti di queste determinazioni mettono a rischio la tenuta occupazionale del sito di Palermo, vanificando del tutto le misure difensive intraprese appena due settimane fa e che vedono una percentuale di ammortizzatore sociale già oltre il 35 per cento. Drammatica ed inquietante è la totale assenza di informazioni e di monitoraggio riguardo i volumi di lavoro transitati in territori esteri nonché l’assegnazione delle attività in base ai contratti siglati con gli Outsourcer che non hanno alcuna garanzia di volumi minimi”.  

“In questo modo, le organizzazioni sindacali si trovano a dover fronteggiare le continue emergenze legate al mancato rientro dei volumi di traffico che continuano ad essere gestiti allestero ed anche alla circostanza che i committenti possano in qualunque momento chiudere o dirottare le attività destinate ai loro fornitori con conseguenze spesso drammatiche per i lavoratori in outsourcing del nostro territorio”.

“A questo – concludono i sindacalisti – si aggiunge l’assenza di un progetto industriale del comparto che si ponga come obiettivo il progressivo rilancio del settore dei servizi che garantirebbe continuità occupazionale ai circa 20mila addetti del settore solo in Sicilia”.

Quindi una situazione che, al di là delle legittime posizioni sindacali, si scontra con una crisi strutturale che investe da anni il comparto dei call-center che si sa vivono anche di commesse, anzi soprattutto, e senza quest’ultime, purtroppo, non si batte cassa.

E’ un Musumeci che dire visibilmente “arrabbiato” è forse un eufemismo quello che oggi, in conferenza stampa, le ha mandate a dire senza tanti fronzoli al ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, che ieri era in Sicilia per l’inaugurazione della nuova tratta ferroviaria Palermo-Catania. Ne avevamo scritto su BloggandoSicilia (cliccare qui).

Le dure parole del primo inquilino di Palazzo D’Orleans, si riferiscono anche alle dichiarazioni del ministro Toninelli che lo aveva attaccato per la vicenda del Cas (Consorzio autostrade siciliane) che a dire dell’esponente grillino avrebbe “agito malissimo e con una pessima gestione”. Una stilettata rivolta anche contro l’assessore regionale Marco Falcone (presente all’incontro con la stampa) con la minaccia di revoca della concessione del Cas.

“Il ministro Toninelli non può dire che è offensivo parlare di Ponte sullo Stretto, non glielo consentiamo a casa nostra. Prende sempre più consistenza l’ipotesi di indire un referendum sul Ponte tra i siciliani per capire se quest’opera, che non esclude la riqualificazione e il potenziamento della rete infrastrutturale dell’isola, sia realmente condivisa dal popolo siciliano oppure no”.

“Semmai è offensiva – ha aggiunto Musumeci – l’indifferenza, l’ostilità, la superficialità con cui un esponente del governo nazionale pensa di liquidare un tema così complesso che appassiona e divide le coscienze del popolo siciliano. Toninelli forse è convinto che noi siamo vocati alla politica dell’autarchia. I rapporti di crescita e sviluppo della Sicilia vanno ben aldilà della città dello Stretto: non è solo importante potersi muovere in Sicilia ma è importante capire come l’Isola si relazione col resto dell’Italia e d’Europa”.

“Il ministro ha detto infine il Presidente della Regione siciliana – non può continuare a compiere passeggiate tipicamente elettoralistiche andando ad inaugurare quei cantieri che il governo della Regione ha consentito di far tornare vivi dopo un anno di pressioni”.

Insomma una vero è proprio scontro al vetriolo che vede sempre al centro la battaglia politica e mai il sentire della gente che, di queste liti, modello “condominio”, credo ne abbiamo ormai le tasche piene.

Il Parlamento europeo sostiene la fine del passaggio dall’ora solare a quella legale: lo stabilisce la risoluzione legislativa approvata dai deputati con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni in base alla quale il 2021 potrebbe essere l’ultimo anno con un cambio stagionale dell’ora nell’Unione europea e gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario.

Nel testo si precisa che i Paesi dell’Ue che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021. I deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione di porre fine al cambio stagionale dell’ora, ma hanno votato per rinviare la data dal 2019 al 2021.

I deputati chiedono inoltre che i Paesi Ue e la Commissione coordinino le loro decisioni per garantire che l’applicazione dell’ora legale in alcuni Paesi e dell’ora solare in altri non perturbi il mercato interno: a tal fine, nella risoluzione si afferma che la Commissione può presentare una proposta legislativa per rinviare la data di applicazione della direttiva fino al un massimo di 12 mesi se ritiene che le disposizioni previste possano pregiudicarne in modo significativo e permanente il corretto funzionamento.

Il testo approvato rappresenta la posizione del Parlamento nei futuri negoziati con i ministri Ue per la formulazione definitiva della normativa. In risposta alle iniziative dei cittadini, nel febbraio 2018 il Parlamento ha chiesto alla Commissione di valutare la direttiva sull’ora legale e, se necessario, presentare una proposta di revisione della stessa.

A seguito della valutazione, che ha ricevuto 4,6 milioni di risposte con l’84% favorevole a porre fine ai cambiamenti di orario, la Commissione ha presentato la proposta, che dovrà essere concordata tra il Parlamento e il Consiglio per entrare in vigore. L’Unione ha unificato per la prima volta le disposizioni relative all’ora legale nel 1980, al fine di garantire un approccio armonizzato al cambio dell’ora nel mercato unico. Prima di allora, infatti, le pratiche nazionali relative all’ora legale e agli orari erano divergenti. L’attuale direttiva sull’ora legale impone agli Stati membri dell’Ue di passare all’ora legale l’ultima domenica di marzo e di tornare all’ora solare l’ultima domenica di ottobre.

(Fonte Corriere.it)

Lo storico Mercato delle Pulci di Palermo compie 70 anni. Luogo magico dove palermitani e turisti possono trovare oggetti antichi e tutto ciò che le soffitte delle nonne portano alla luce. La neonata associazione “Mercato delle Pulci”, che ha aperto anche una pagina facebook, ha promosso l’iniziativa, “Pulci Pop Market”, che si svolgerà sabato 30 marzo, dalle 10 alle 22, a piazza Domenico Peranni 2. Musica, arte, spettacoli, laboratori per grandi e piccini, animeranno l’antico bazar di Palermo.

Il Mercato delle Pulci di Palermo

Scopo del progetto è quello scopo di rilanciare lo storico mercato e di ricordare ai palermitani che ancora esiste quel mercato che ha visto tra i suoi avventori e clienti Enzo Sellerio e tantissimi appassionati di antiquariato di tutto il mondo.

Bottega del Mercato delle Pulci

Tutelare il patrimonio culturale che rappresenta il Mercato delle Pulci, l’antica piazza commerciale dietro la Cattedrale di Palermo, significa non solo valorizzazione il percorso Arabo Normanno, ma ridare luce a un luogo di Palermo che racconta come l’arte di arrangiarsi abbia dato origine negli anni sessanta alla passione per l’antiquariato, mutando il clima culturale di un’intera regione. Segue il video che illustra le botteghe del Mercato.

Sono molti gli obiettivi dell’associazione: mostre tematiche, l’inserimento di piazza Domenico Peranni nell’offerta turistica del capoluogo siciliano e il ripristino delle antiche strutture, celebri  per essere state innalzate addosso ai tronchi degli alberi di Ippocastano e di Ficus, tutt’ora presenti all’interno delle botteghe, come strutture portanti e come parte di arredamento suggestivo del luogo.

Libri storici al Mercato delle Pulci

Durante la giornata di sabato 30 marzo tutte le storiche botteghe saranno aperte al pubblico dalla mattina e fino alle 22. Non resta, dunque, che ritagliarsi uno spazio di tempo per visitare questo luogo così suggestivo e per certi versi “incantato”.

Questo il programma dell’evento:

Ore 11: inaugurazione ‘Pulci Pop Market’;

Dalle 11 alle 22: esposizione artigianato e animazioni;

Dalle 11 alle 17: laboratori per bambini;

Ore 12: Instawalk con la community di IgersPalermo;

Dalle 12 alle 13: Concerto dei Blue Moon (World Music);

Dalle 16 alle 18. Itinerario turistico ‘Sul Papireto: Templi normanni, Borremans e il Mercato delle Pulci’ con Terradamare (su prenotazione);

Dalle 18 alle 20: Arte migrante (cerchio di condivisioni artistiche);

Dalle 20 alle 22: Concerto Arci Tavola Tonda (ballate).