Lavora e vive in Italia Paul il migrante ghanese di 51 anni al quale è stato notificato un provvedimento di espulsione e contro il quale Biagio Conte ha iniziato uno sciopero della fame.
“Sto seguendo costantemente e attentamente con l’Assessore Giuseppe Mattina che cura tra gli altri i servizi anagrafici, la vicenda di Paul – ha affermato il sindaco Orlando che è intervenuto sul caso – anche in contatto con i suoi legali. Credo che si debba e si possa trovare una soluzione, come in tanti anche a livello istituzionale stiamo cercando di fare”.
“L’indignazione e l’ubbidienza costituzionale contro un sistema legislativo ingiusto si uniscono all’impegno a fare tutto quanto è possibile per garantire diritti e dignità di Paul e dei tanti Paul vittime di una normativa inumana”.
“E’ quanto l’Amministrazione comunale sta facendo con il regolare avvio di procedure di iscrizione anagrafica di 200 richiedenti in piena ‘obbiedenza costituzionale’. Per quanto di competenza comunale – ha concluso Orlando – proseguiremo su questa strada. Tutto ciò ovviamente insieme alla solidarietà per Paul e per fratel Biagio al quale chiediamo con affetto di sospendere lo sciopero della fame.”
E il sostegno è anche arrivato dall’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che ha parlato di un “provvedimento effetto di decreti disumani. Chi viene qui e viene nel segno di un bisogno di pace e di pane e non fa male a nessuno dopo anni di accoglienza, di bene fatto alla convivenza dei palermitani, non è giusto che sia ricacciato a casa”.