Una tegola pesantissima cade sul movimento di Beppe Grillo. Un fedelissimo della Sindaca di Roma, Virgina Raggi, è stato indagato dalla Procura di Roma per corruzione nell’ambito del filone principale dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma quella che ha portato in carcere, nei mesi scorsi, l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone e l’imprenditore Luca Parnasi. Si tratta di Daniele Frongia, attualmente assessore allo Sport del Comune di Roma, che fu anche vicesindaco di Roma.
“Ho appreso di essere coinvolto nell’indagine ‘Rinascimento’ del 2017 – dice Frongia alle agenzie di stampa – per la quale non ho mai ricevuto alcuna comunicazione, elezione di domicilio o avviso di garanzia. A seguito di informazioni assunte presso la procura, il procedimento a mio carico trarrebbe origine dall’interrogatorio di Parnasi del 20 settembre 2018, già uscito all’epoca sui giornali, in cui lo stesso sottolineava più volte di non aver mai chiesto nè ottenuto favori dal sottoscritto. Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017″.
Il “casus belli” riguarderebbe una collaboratrice del Campidoglio che Frongia voleva far assumere a Parnasi. Il costruttore chiese all’assessore, che si occupava dello stadio della Roma, se avesse qualcuno da presentargli per farlo lavorare in una delle sue società e Frongia gli propose una dipendente del Comune. L’assessore ha sempre detto di “non aver chiesto alcun favore ma di essersi limitato a presentare quella persona perché mi era stato chiesto”.
La vicenda certamente non potrà che avere delle ricadute “politiche” sulla giunta capitolina, guidata dalla Raggi, alla luce anche dell’arresto di ieri del Presidente del consiglio comunale di Roma, Marcello Vito, accusato di corruzione.