Nubi si addensano dalle parti del centrodestra in previsione dell’ultimo giro di consultazioni di Mattarella, previste per lunedì. Se dovesse esserci esito negativo, il presidente della Repubblica non potrebbe che dare vita ad un governo istituzionale o di scopo che più volte, sia Salvini che Di Maio, hanno considerato il male assoluto. Temono, infatti, che dietro tutto ciò ci siano le manovre di Renzi e Berlusconi per gestire una compagine governativa in accordo con l’Europa.
Tutto l’opposto di Lega e Cinquestelle che non hanno lesinato, anche in questi giorni, posizioni dure contro l’oligarchia di Merkel & co. Lo stesso Grillo ha ripetuto il “mantra” del referendum contro l’euro. Quindi il tempo stringe e questo fine settimana può essere decisivo. E Salvini sta proprio lavorando in queste ore per tentare l’ultima carta con i grillini: scrivere un programma politico a termine sul quale trovare l’intesa.
Operazione, comunque, difficile in considerazione che, come scrive oggi il Corriere della Sera, gli uomini di Salvini hanno paura che Berlusconi, da sempre contrario a elezioni anticipate, possa dire subito sì al cosiddetto governo di “tregua” e che Mattarella abbia già individuato una maggioranza disposta a sostenerlo, recuperando anche i cosiddetti “responsabili” e il gruppo Misto.
Questo, inevitabilmente, farebbe sgretolare il centrodestra. E sembra, sempre sulla base di quanto scrive il Corsera, che qualche leghista abbia già cominciato a chiamare quella del centrodestra “l’alleanza che non c’è” e che sarebbe pronto anche un “governo salvagente“, formato da Lega e Cinquestelle, sempre a scadenza. Il tempo è davvero scaduto. Quindi come dire: “ora o mai più”.